sabato 14 luglio 2012

Need di Carrie Jones



Titolo: Need
Autrice: Carrie Jones
Editore: Newton Compton
Pag. 320
9.90

Trama:
Una storia che vi farà innamorare

Ci inseguono. Ci spiano. Si muovono tra noi. Sono creature spietate e sanguinarie: i pixie…

Zara si sente diversa dalle ragazze della sua età. Mentre la loro unica preoccupazione è collezionare rossetti, lei deve affrontare un difficile cambiamento. Sta per iniziare una nuova vita: nuova scuola, nuovi amici, nuovi amori. Dopo la morte del patrigno, Zara si è trasferita dalla nonna Betty, a Bedford, un gelido paesino del Maine. Qui per lei tutto può ricominciare, grazie anche a Nick, un ragazzo affascinante e misterioso... Ma Zara sente che in quel paese apparentemente tranquillo si nascondono delle inquietanti presenze. E presto scoprirà che le sue non sono solo fantasie. Qualcuno o qualcosa la spia, la segue, la attende nell’ombra. Non sono creature umane, ma nemici assetati di sangue: gli oscuri e pericolosi pixie...


Commento:
Questo romanzo presenta molte similitudini sia con la trama di Twilight della Meyer che con quella di Wicked Lovely della Marr.
Come Bella, Zara è una ragazza schiva insicura, anche se non è goffa ed è un atleta molto brava nella corsa.
Come Bella si trova a fronteggiare un dolore che le scava il vuoto dentro.
Come Bella viene costretta ad andare ad abitare dalla madre da un parente (la nonna) in una città fredda del Maine, mentre ha sempre vissuto al caldo e odia la neve.
Come Bella, incontrerà vari nuovi amici, di cui alcuni simpatici e gentili e altri molto meno.
Come Bella, verrà folgorata dal fascino “predatorio” di un bellissimo ragazzo che non vuole niente altro che proteggerla, ma che in realtà non ha mai baciato una ragazza per paura di…
Nick, il bel tenebroso però non è Edward, non gli somiglia, somiglia a Jacob Black, Ma meno pompato nei muscoli e più longilineo.
Ed è un mutaforma mannaro: un lupo, proprio come Jake.
Ma ha l’animo altruista da salvatore iperprotettivo di Edward, questo si.
Ma Nick è Nick e devo dire che è un bel personaggio, nonostante tutto questo ispirarsi, del tutto originale e caratterizzato molto, ma molto, bene.
Poi c’è il lato alla Wicked Lovely: Zara è seguita, spiata da un essere fatato re, in questo caso di una corte oscura e non dell’estate, la cui razza si chiama pixie. Questo essere proprio come nella storia della Marr, sembra voglia fare di Zara la sua regina per riacquistare il potere perduto e rendere forte la corte agli attacchi degli usurpatori al trono, ma Zara per divenire regina potrebbe correre il rischio di morire.
Nick la protegge (i mannari) sono nemici naturali dei pixie e possono ucciderli. Un arma per farlo è il ferro.
Se avete letto la Marr saprete che Ash, la sua eroina, si difendeva andando nel vagone casa di Seth, fatto di ferro.
Qui alla fine succederà una cosa assimilabile, ma anche molto diversa.
Insomma similitudini, a volte fin troppo scoperte, ci sono,  e si intuisce la voglia di mischiare le carte (i pixie sembrano una sorta di vampiri) ma la storia rimane sorprendentemente abbastanza originale e ben scritta, anche se c’è un ma.
Da una parte è palese l’intento di dare una riconoscibilità di trama che così acquista subito familiarità e una certa popolarità, dall’altra la scrittrice in modo corretto e intelligente ha inserito varie particolarità peculiari e molto originali della protagonista (narratrice con pov diretto).
Zara, avrete letto in altre recensioni è fobica, non è esatto, più esatto dire che elenca le fobie per nome (in latino) per darsi coraggio, un po come Lindy nel film Beastly, mentre affronta le sue difficoltà che a volte sono paure, a volte shock, a volte problemi pratici.
Il nome di una fobia è il titolo di ogni capitolo, ma non sempre centra con lo scritto che ne segue, o i dubbi, paure, di Zara.
A volte la protagonista inventa i nomi di fobie inesistenti per darsi coraggio o fare dell’ironia. (E’ molto ironica e sarcastica in modo un po’ alla Bella, ma è decisamente più dolce e simpatica di Bella, cosa che ho apprezzato).
Il secondo aspetto della caratterizzazione di Zara, è il suo attivismo in Amnesty International, che io chiamerei più propriamente ossessione.
Ora, questi due elementi caratteriali insoliti, creano un personaggio estremamente originale, anche se la trama è una sorta di cocktail di roba già letta.
Protagoniste attiviste, con genitori pacifisti che trasmettono la loro ideologia, si trovano in molti Young Adult: Promessi Vampiri, La Guerra degli Angeli per citarne due.
Comunque caratterizzazioni così particolari come quella di Zara, creano un personaggio interessante, e anche, lo rovinano.
Si, rovinano, perché capire esattamente  se nel paragrafo che si sta leggendo, la nostra protagonista le paure che elenca soltanto per darsi coraggio, o sono le sue reali del momento, o solo le enumera, o ancora le pensa solo come battuta ironica è sfiancante per il lettore, a volte lo è anche solo capire perché la data paura è il titolo del capitolo che solo in alcuni casi è congruente, in altri no.
Insomma, non è chiaro il modo di narrare il pensiero della protagonista con questo espediente originale, carino ma mal gestito secondo me.
Inoltre così Zara risulta a volte incoerente, insomma è fobica, paurosa, riflessiva e depressa? O invece impulsiva, forte e coraggiosa?
A volte l’una a volte l’altra, ed è spiazzante, accade a zapping paragrafo per paragrafo.
E poi c’è Amnesty, non fraintendetemi apprezzo come chiunque con altruismo e sensibilità, l’attivismo di Zara, ma sinceramente in alcune situazioni di tensione, dramma, avventura, pericolo, è mortalmente ridicolo che lei si preoccupi attivamente di scrivere e mandare lettere di protesta come attivista.
Alla fine anche il suo attivismo e pacifismo avrà un suo perché nella crescita interiore di Zara e nel cliffhanger finale, ma non mi basta, trovo che a volte tutta la storia di Amnesty sia troppo presente, superflua e a volte incoerente, e annoi il lettore.
Tolte queste esagerazioni e gestioni superficiali di queste particolarità della narratrice, ma tenendo così le idee di caratterizzazione che sono originali e interessanti, sarebbe stato tutto, molto più piacevole da leggere.
Ma Need rimane sorprendente e un buon romanzo in cui i personaggi sono molto belli. E’ sicuramente da leggere e vi terrà col fiato sospeso fino alla fine.



Saga Pixie:
1.      Need (2008) Italia 2011
2.    Captivate, 2010
3.    Entice, 2010
4. quarto romanzo previsto, in America, per il 2012





Commento di Margo

Dalla Tana Cadono:





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