martedì 10 luglio 2012

Tempest di Julie Cross


Titolo: Tempest
Autore: Julie Cross
Editore: Fanucci
Pagine: 400
Prezzo: € 9,90
Anno: 2011

Trama:
Manhattan, 2009. Il diciannovenne Jackson Meyer è dotato della facoltà di viaggiare nel tempo. Una mattina, due uomini fanno irruzione nella camera della sua fidanzata Holly e le sparano; Jackson assiste impotente alla scena e, in preda al panico, salta nel tempo, ma si ritrova bloccato nel 2007, senza più riuscire a tornare nel presente. Così decide di rivivere il passato per cambiarlo, in modo che Holly non sia più in pericolo. Tornando ancora più indietro negli anni, Jackson scopre importanti segreti su di sé e la sua famiglia: le persone che ritiene più vicine sono in realtà pericolosamente diverse da quello che sembrano...
Ma non è tutto: Jackson effettua due viaggi in un futuro non meglio precisato, in cui una misteriosa bambina di nome Emily gli mostra una New York totalmente devastata, mentre Manhattan sembra galleggiare in una dimensione surreale e perfetta. Jackson sarà costretto a prendere decisioni sconvolgenti che potranno compromettere per sempre la sua vita e quella di chi ama profondamente...
Un viaggio mozzafiato in una New York in cui nulla è come sembra e le coincidenze del passato si riflettono sul presente. Un salto nel tempo che elettrizza e rende questa lettura unica e coinvolgente.
 
Commento:
La storia di Tempest è  molto particolare, il romanzo si apre con il diario di Jeckson e lui che lo aggiorna costantemente in modo scientifico come gli ha raccomandato il suo amico secchione Adam.
Jeckson può andare nel passato ma se ne è accorto da poco di questa “strana” caratteristica che non ha niente a che fare con tutte le idee che potevano far affiorare sull’argomento i tanti film visti.
E si è confidato con Adam, ed ha iniziato dei piccoli e innocui esperimenti, all’insaputa di Holly la sua ragazza del college amica di Adam. Ma a causa di una aggressione da parte di misteriosi killers Holly viene ferita e lui salta per il terrore in modo inaspettato rimanendo bloccato a due anni prima e cercando disperatamente di tornare da lei per salvarla, per sapere se è viva.
Questo romanzo ha una trama estremamente complessa e molto interessante, non sorprende che verrà trasformato in un film poichè le scene d’azione sono molto coinvolgenti e adatte ad un  action movie di tutto rispetto.
Quando ho iniziato a leggere scoprire che si trattava di un pov in prima persona maschile è stata una bella sorpresa, un tipo di narrazione che mi piace molto e che spesso non si trova.
E quando ho continuato a leggere beh, sono rimasta delusa dal modo in cui l’autrice narra.
Dai salti del pov al presente dello stile diario a quelli del passato prossimo dello stile narrazione.
La lettura non scorre non procede e annoia per questo.
Ma di contro la trama è interessante,  il personaggio di Jeckson non è male e caratterizzato molto realisticamente nel senso del vero e proprio “realismo” un antieroe molto umano, che molto umanamente si comporta e pensa, e… quasi vile, poco avvincente, ordinario nella peggiore eccezione del termine.
Aspettate mi correggo, sennò non capite cosa intendo dirvi.
Jackson non sarebbe male come interprete di un teen movie un po’ di serie b moderatamente volgare: non perché scurrile o troppo trash, ma filmino terra terra con personaggi realistici si ma proprio per quello scontati, banali.
Ma stavo leggendo un YA soprannaturale, non l’articolo verità  sul “cazzeggio” giovanile, e volevo l’eroe maschile tutto amore passione e forza d’animo.
Non mi piaceva  ciò che leggevo, e non era quello soprattutto, ma lo stile di narrazione difficoltoso e scarno.
Poi ad un certo punto nei dialoghi fra i personaggi si fa un accenno al fatto che le ragazze leggono troppo di eroi nei romanzi e idealizzano i ragazzi reali per quello rimanendo deluse, e… ho capito il giochetto; il perché di un protagonista così caratterizzato, che sorpresa, dopo quella citazione, pagina dopo pagina, diventa l’eroe calssico dello Young Adult!
Mmmh, l’idea del "neorealismo" del protagonista alla fine non era male, era pur sempre una novità interessante, ma portarlo poi nel giro di poche pagine verso uno step più idealizzato è stato un  tantino troppo affrettato, almeno in campo sentimentale.
Passare in due righe dal non sapere esattamente se ami davvero qualcuno, al: la proteggerò a qualunque costo meyeriano, stride eccome.
Ma tutto sommato neanche questo voltafaccia del nostro “eroe” è il problema del romanzo, perché il percorso dei sentimenti di Jackson alla fine è descritto in modo plausibile anche se, appunto, troppo in fretta.
Il problema è, e resta, lo stile di narrazione, che unito ad una storia soprannaturale sui salti temporali, che è un tipo di trama difficile da scrivere ma anche difficile da leggere, fa di tempest un piccolo mattoncino che stanca la lettura.
Eppure nella seconda parte quando la trama ingrana e si cominciano a dipanare i nodi: la storia originale e avvincente prende e il lettore e, suo malgrado, deve continuare a leggere, deve, anche se ad un certo punto ritorna la pesantezza.
Quindi tutto sommato non è da bocciare perché obbiettivamente avvincente, e penso che l’autrice abbia una buona fantasia anche se i parallelismi con Red di Kerstin Gier non sono mancati: la cui mitologia dei viaggi del tempo (scritta prima) sembra che abbia ispirato l’autrice di tempest in alcune analogie specie sui geni dei viaggiatori e sul coinvolgimento di società segrete collegate ad obiettivi finali catastrofici o viceversa bellissimi.
La mia è un impressione, può essere anche una coincidenza, e mi ha sorpreso in presenza di citazione di altri autori come di fonti di ispirazione non notare il nome della Gier.
Comunque la storia di Tempest è, e resta, molto fantasiosa e originalissima.
Tutti i personaggi di Tempest all’inizio non li ho amati granché, ma alla fine si, mi piacevano tutti, e mi sono quasi innamorata di Jackson, per cui credo sia stata una scelta specifica farli crescere nella stima del lettore pagina dopo pagina.
Operazione questa riuscitissima, e se la forma di narrazione fosse stata più scorrevole, approfondita, e meno banale, sarebbe stato comunque uno YA di ottimo livello.
Il fatto che non sia autoconclusivo,  e di quelli che si interrompono sul più bello, non ha deposto a suo favore, anche se forse farà certamente comprare il prossimo perché resta tanta, troppa, curiosità su molte cose, e soprattutto sul destino della coppia Jeckson/Holly

Confido molto nella sceneggiatura e nel casting della summit, quello si che penso verrà davvero bel film.

Saga Tempest:
1.      Tempest
2.    In stesura
3.    In stesura

Commento di Margo

Dalla Tana Cadono:






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